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MUSEI

della

Val di Sieve

Museo GEO

Pontassieve

Le sale al suo interno sono adornate da oggetti archeologici, fotografie di reportage e maschere provenienti da tutto il mondo, frutto dei viaggi del fotografo Eugenio GEO Bruschi che ha visitato più di 130 paesi. 

Il Museo dà quindi espressione agli aspetti più etnici, senza però tralasciare, al contempo, quelli che sono gli artisti di livello locale, le cui mostre vengono quotidianamente ospitate all'interno dell'edificio. 

(da: www.comune.pontassieve.fi.it)

ORARIO DI APERTURA:

 

Mercoledì dalle 9.30 alle 12.30
Sabato e Domenica dalle 16.00 alle 19.00

Museo Archeologico

Dicomano

PREZZO

 

Il prezzo del biglietto intero è di € 4,00.

Sono previste riduzioni per:
Gruppi oltre 15 persone,

€ 3,00 a persona


Bambini dai 7 ai 14 anni, € 2,00
Scolaresche, € 2,00 a bambino


Studenti universitari, € 2,00
Ultra sessantacinquenni, € 2,00.

 

Sono previste esenzioni per:
Bambini sotto i 7 anni
Guide turistiche ed interpreti

ORARIO DI APERTURA

Venerdì         9.00-12.00
Sabato           10.00-18.00
Domenica       10.00-18.00

Il Museo Archeologico di Dicomano raccoglie i reperti archeologici della Val di Sieve e del Mugello.

Affascinanti reperti, dagli Etruschi che nella Val di Sieve hanno a lungo vissuto e prosperato, fino al Rinascimento che ha lasciato in queste terre una testimonianza forte.

Un percorso ad anello per rivivere la storia di questo straordinario territorio, ammirando reperti unici e rari di popoli lontani, che già milleni fa videro in questa terra un luogo ricco e straordinario in cui insediarsi.

Museo della Vite

e del Vino

Villa Poggio Reale

Rufina

Mostra di strumenti per la coltivazione della vite e per la produzione e conservazione del vino, in uso tra il 1930 e il 1960. Vasta esposizione di fiaschi anche in vetro soffiato del 1700.

A Rufina il nome del Paese si confonde da almeno un secolo con quello del vino.

Il suo consumo in Val di Sieve è testimoniato fin dall'età etrusca, così come il suo commercio appare documentato quando erano ancora aperti i cantieri della cupola del Brunelleschi.
La profondità storica rappresenta per il Museo, e per l'attuale produzione vitivinicola, una preziosa consapevolezza, non una rendita di posizione.

L'età dell'oro del vino non si è perduta: sono al contrario ancora in corso i lavori per realizzarla pienamente con l'innovazione qualitativa molto più che con la fedeltà assoluta verso una tradizione che ha sempre saputo evolvere. Dai vitigni ai gusti, dagli strumenti alle tecniche; i modi di fare e giudicare il vino non sono mai stati gli stessi.
Da qui la scelta del Museo di farsi laboratorio, insieme, di memoria e nuove esperienze, come direttamente esprime lo spazio di allestimento: le cantine di Villa Poggio Reale e l' Enoteca, dove i segni del passato sono esposti in stretto rapporto con la vitalità della produzione attuale.

Il linguaggio scelto alterna la puntualità del documento al fascino dell'evocazione.
Il percorso di visita inizia prima del Museo, fin dal cancello, dove un viale di cipressi affiancato da vigneti, ci conduce proprio davanti alla facciata della Villa di Poggioreale.

All'interno si trova il museo composto da quattro sale. (da comune.rufina.fi.it)

ORARIO VISITE

Orario Invernale (1 ottobre - 30 marzo)
Giovedì  8.30 - 12.30
Venerdì  8.30 - 12.30
Sabato   8.30 - 12.30
Domenica 8.30 - 12.30

Orario Estivo (1 aprile - 30 settembre)
Giovedì  14.30 - 19.00
Venerdì  14.30 - 19.00
Sabato   8.30 - 12.30
Domenica 8.30 - 12.30

 

Ufficio cultura del Comune di Rufina:

tel. 0558396533


Museo ed Enoteca: cellulare guida 345/2216361

Per visite su appuntamento contattare almeno 24 ore prima i seguenti recapiti:
335 5423735
335 367672
340 5968369

Raccolta di Arte Sacra

Chiesa San Clemente

Pelago

Nella pieve di S. Clemente è stata allestita, a scopo di conservazione, una raccolta di arte sacra con opere provenienti dalle chiese del territorio comunale: quadri, statue, pale d'altare, trittici, arredi di vario tipo, decorazioni ed oggetti di culto dal 1200 al 1900.

Alcuni di questi sono opera di artisti famosi (Maestro di Montefoscoli, Niccolò di Pietro Gerini, ecc.) altre volte si tratta del lavoro di artigiani sconosciuti ma assai valenti. I vari oggetti testimoniano un diffuso e ben radicato sentimento religioso nelle storia delle popolazione locali.

Non si tratta di un vero e proprio museo, ma di una esposizione temporanea di opere allestita tenendo conto delle loro funzione liturgica. Una decina di dipinti provenienti da varie chiese del territorio sono collocati sulle pareti della navata, della controfacciata e sopra gli altari. In due vetrine nel presbiterio sono esposti suppellettili liturgiche, nella sagrestia sono conservati reliquiari e altri oggetti liturgici settecenteschi. (da Ministero dei Beni e le Attività Culturali e per il Turismo)

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